Michele Albero nuovo Presidente di Assosalute per il prossimo triennio

Cambio al vertice di Assosalute, l’Associazione Nazionale Farmaci di Automedicazione, parte di Federchimica. L’assemblea delle imprese associate, che rappresentano oltre il 70% del mercato dei farmaci da banco, ha eletto Michele Albero come nuovo presidente per il prossimo triennio. Albero, General Manager di Perrigo Italia, succede a Salvatore Butti.

Michele Albero ha una laurea in Economia Aziendale e un Master in Marketing Strategico e Product Management. Ha iniziato la sua carriera in Colgate Palmolive, ricoprendo ruoli nel sales e marketing nel settore retail mass market. Da oltre 18 anni è attivo nell’Healthcare, con ruoli di responsabilità crescente nelle divisioni Marketing, prima in Johnson & Johnson – Kenvue e poi in Perrigo Italia, dove dal 2021 è General Manager e Amministratore Delegato.

Assosalute rappresenta il settore dei farmaci da banco, acquistabili senza obbligo di ricetta e riconoscibili grazie al bollino rosso sulle confezioni, con un giro d’affari di oltre 3 miliardi di euro nel 2023. Ad affiancare il nuovo presidente Michele Albero saranno due vicepresidenti: Silvia Clotilde De Micheli di Haleon Italy S.r.L. e Matteo Scarpis di Sanofi Consumer Healthcare Italia. Al termine dell’Assemblea, il Consiglio Direttivo ha eletto due componenti del Consiglio di Presidenza: Adelaide Raia di Alfasigma e Paolo Zotti di Reckitt Benckiser.

“Assosalute, un soggetto autorevole nel settore del farmaco, rappresenta anche un importante interlocutore delle Istituzioni su dirimenti temi di politica sanitaria e farmaceutica. Intendo proseguire l’attività dell’associazione  – ha detto Albero – valorizzando, in tutte le sedi opportune, il ruolo dei medicinali da banco quale presidio quotidiano della salute delle persone e risorsa da valorizzare per la sostenibilità ed equità del Ssn”. Il dialogo con i farmacisti e con i medici di famiglia è fra le priorità del presidente, insieme a temi come la sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale e il rinnovo della governance farmaceutica.

Torna in alto