Iren licenzia l’amministratore delegato Paolo Emilio Signorini per giusta causa: “Incompatibilità con la situazione contingente”

Il consiglio di amministrazione di Iren ha deliberato il licenziamento di Paolo Emilio Signorini dal ruolo di amministratore delegato “per giusta causa oggettiva, in conseguenza della oggettiva incompatibilità della prestazione lavorativa con la situazione contingente generatasi“. Questo è quanto si legge in una nota della multiutility.

Signorini, ex presidente del porto di Genova, è stato arrestato il 7 maggio scorso con l’accusa di corruzione. L’inchiesta ha portato anche agli arresti domiciliari, dove si trova ancora, il governatore Giovanni Toti.

Iren ha evidenziato che “le misure di custodia cautelare intraprese nei confronti del dottor Signorini il 7 maggio 2024, connesse alle indagini in corso della Procura della Repubblica di Genova e confermate anche dopo le istanze avanzate dalla sua difesa, causano un’impossibilità, ormai irreversibile e non più soltanto temporanea, di esercizio delle sue funzioni di dirigente apicale”. Inoltre, per quanto riguarda gli aspetti economici, “non è prevista l’erogazione di somme di denaro in relazione allo scioglimento del rapporto di lavoro a tempo determinato prima della scadenza del termine”.

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