Olio Toscano: Fabrizio Filippi confermato Presidente

Fabrizio Filippi è stato confermato all’unanimità alla presidenza del Consorzio di Tutela dell’Olio Toscano IGP, consolidando il suo ruolo al vertice del principale consorzio olivicolo d’Italia, che conta 8.000 soci. L’imprenditore olivicolo di Santa Luce (Pisa) guiderà il consorzio per i prossimi tre anni, supportato dai vice presidenti riconfermati Giampiero Cresti e Paolo Di Gaetano. Inoltre, il consiglio di amministrazione è stato rinnovato per un quarto dei suoi componenti, includendo Viviana Benvenuti, Laura Maria Berti, Francesca Ferrari, e altri. Il collegio sindacale eletto comprende Flavio Perini (presidente), Marco Anchinico e Claudio Lombardi.

Il consorzio, oltre a rafforzare il ruolo di leader dell’olivicoltura di qualità a livello nazionale, deve affrontare la sfida dell’abbandono degli oliveti. Circa il 30% del patrimonio olivicolo toscano, stimato in 15 milioni di piante, non è gestito, causando una perdita significativa nel potenziale produttivo regionale. “Sono contento per la riconferma e ringrazio tutti i consiglieri che mi hanno accordato la loro fiducia per i prossimi tre anni”, ha commentato il presidente Filippi al termine del consiglio di amministrazione. “La nostra IG è in crescita, è un dato oggettivo, ed è associata all’olio toscano di qualità. La richiesta di Toscano IGP è così elevata che non riusciamo però a soddisfarla perché la nostra produzione sta continuamente calando a causa del fenomeno dell’abbandono da una parte e degli effetti dei cambiamenti climatici dall’altra che determinano sempre di più, e con una incidenza maggiore, il risultato delle annate.”

Filippi ha sottolineato l’importanza di recuperare le piante non gestite e di creare infrastrutture per la raccolta e distribuzione dell’acqua piovana. “Il tema, per il presente e per il futuro, è recuperare le migliaia di piante che non vengono gestite dai conduttori e proprietari e mettere in condizioni le aziende agricole di poter raccogliere l’acqua piovana, attraverso larghetti o invasi, per poi ridistribuirla nel momento della necessità attraverso gli impianti di irrigazione. È chiaro a tutti che oggi, senza la disponibilità di acqua, sarà sempre più complicato avere produzioni sostenibili per le aziende.”

Secondo Filippi, le variazioni climatiche stanno influenzando negativamente la produzione e la competitività dell’olio Toscano IGP sui mercati internazionali. “Il clima sta determinando una instabilità ed una incostanza nella disponibilità di prodotto che penalizza il nostro olio nei mercati internazionali a vantaggio di altre nazionali. È evidente che avere una produzione costante è premiante. L’altro aspetto fondamentale, insieme alla disponibilità dell’acqua, è quello di una corretta e professionale gestione agronomica delle piante per mitigare l’alternanza delle annate.”

Il consorzio ha lavorato instancabilmente per promuovere il marchio all’estero, soprattutto dopo il periodo Covid. La certificazione del marchio negli Stati Uniti è stata un risultato significativo, rafforzando la protezione in un mercato strategico. Inoltre, il consorzio ha cercato nuovi sbocchi in paesi emergenti, partecipando a eventi internazionali come la Shira di Budapest. “Accanto al recupero della produttività, dobbiamo continuare a tenere alta l’asticella dei controlli per difendere un brand che è fortissimo nel mondo. Il Toscano IGP è la prima denominazione olivicola per valore ed esportazioni ma questo la rende anche la denominazione più copiata ed evocata.”

Il rinnovo degli organi del Consorzio di Tutela è stato anche l’occasione per tracciare un bilancio del mandato precedente, che ha visto numerose iniziative di promozione in collaborazione con altri consorzi regionali e una valorizzazione del ruolo delle olivicoltrici, con quasi metà delle imprese socie gestite da donne.

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