Terna supera tutti gli obiettivi: crescita impressionante dei principali indicatori economici

Il Consiglio di Amministrazione di Terna, riunitosi sotto la presidenza di Igor De Biasio, ha esaminato e approvato i risultati al 30 giugno 2024, illustrati dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale Giuseppina Di Foggia (nella foto).

Nel corso del semestre, nonostante un contesto macroeconomico ancora incerto a causa dell’imprevedibile evoluzione delle tensioni geopolitiche in Europa e nel Medio Oriente, Terna ha fatto registrare una crescita di tutti i principali indicatori economico-finanziari.

Nel periodo, il Gruppo ha proseguito nella forte accelerazione degli investimenti, che hanno superato il miliardo di euro, a beneficio della transizione energetica e della migliore adeguatezza del sistema elettrico nazionale a fronte della crescita della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili nel mix energetico nazionale. Si segnala, infatti, che nei primi sei mesi del 2024 la produzione da fonti rinnovabili ha superato per la prima volta quella da fonti fossili.

Nel secondo trimestre del 2024 Terna ha effettuato investimenti per 559,7 milioni di euro (+9% sul medesimo trimestre del 2023).

ricavi del primo semestre 2024, pari a 1.754,4 milioni di euro, registrano un aumento di 269,1 milioni di euro (+18,1%) rispetto al corrispondente periodo del 2023. Tale risultato è prevalentemente dovuto alla crescita dei ricavi delle Attività Regolate, grazie all’aggiornamento del WACC (“Weighted Average Cost of Capital”) riconosciuto per il 2024 e all’ampliamento della base asset regolata (RAB). Significativo anche il contributo delle Attività Non Regolate che riflettono principalmente l’incremento dei ricavi del Gruppo Tamini, in ambito Equipment, e del Gruppo LT, in ambito Energy Services.

Nel secondo trimestre dell’anno i ricavi sono cresciuti del 16,0% a 896,3 milioni di euro (772,8 milioni nello stesso periodo del 2023).

L’EBITDA (Margine Operativo Lordo) del primo semestre 2024 si attesta a 1.257,2 milioni di euro, in crescita di 238,0 milioni di euro (+23,4%) rispetto ai 1.019,2 milioni di euro del primo semestre 2023, principalmente per il miglior risultato delle Attività Regolate. Il dato dell’EBITDA relativo al secondo trimestre del 2024 mostra un incremento del 21,2% a 629,3 milioni di euro (519,2 milioni nello stesso periodo del 2023).

L’EBIT (Risultato Operativo) del periodo, a valle di ammortamenti e svalutazioni pari a 421,1 milioni di euro, si attesta a 836,1 milioni di euro, rispetto ai 639,0 milioni di euro dei primi sei mesi del 2023 (+30,8%).

Gli oneri finanziari netti del periodo, pari a 63,4 milioni di euro, rilevano un incremento di 4,3 milioni di euro rispetto ai 59,1 milioni del primo semestre 2023, dovuto essenzialmente alla stipula di nuovi finanziamenti e all’incremento dei tassi d’interesse, parzialmente compensati dai maggiori proventi sulle disponibilità liquide e sulle altre attività finanziarie e dai maggiori oneri finanziari capitalizzati.

Il risultato ante imposte si attesta a 772,7 milioni di euro, in aumento di 192,8 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2023 (+33,2%).

Le imposte del periodo sono pari a 227,2 milioni di euro, in aumento di 58,7 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2023 (+34,8%), per effetto del maggior risultato ante imposte. Il tax rate si attesta pertanto al 29,4%, in leggero aumento rispetto al dato del primo semestre 2023 (29,1%).

L’utile netto di Gruppo del periodo si attesta a 544,8 milioni di euro, in crescita di 133,4 milioni di euro rispetto ai 411,4 milioni del primo semestre 2023 (+32,4%). Nel secondo trimestre, l’utile netto di Gruppo ha registrato un incremento del 31,0% a 276,6 milioni di euro (211,2 milioni nello stesso periodo del 2023).

La situazione patrimoniale consolidata al 30 giugno 2024 registra un patrimonio netto di Gruppo pari a 7.264,1 milioni di euro, a fronte dei 6.324,4 milioni di euro al 31 dicembre 2023.

L’indebitamento finanziario netto si attesta a 10.328,8 milioni di euro, in riduzione di 165,5 milioni di euro rispetto ai 10.494,3 milioni di euro di fine 2023, a supporto dell’importante crescita degli investimenti per lo sviluppo di un sistema elettrico sempre più efficiente.

L’incremento del patrimonio netto di Gruppo e la contestuale riduzione dell’indebitamento finanziario netto sono principalmente dovuti all’emissione obbligazionaria ibrida lanciata il 4 aprile 2024 per un importo di 850 milioni di euro e contabilizzata come strumento di equity.

Gli investimenti complessivi realizzati dal Gruppo Terna nel periodo sono pari a 1.042,4 milioni di euro, in crescita del 25,5% rispetto agli 830,5 milioni del corrispondente semestre del 2023. Tra i principali progetti si segnalano gli avanzamenti del Tyrrhenian Link, il collegamento elettrico sottomarino fra Campania, Sicilia e Sardegna, quelli per l’Adriatic Link, l’elettrodotto sottomarino fra Abruzzo e Marche – che ha ricevuto lo scorso gennaio il decreto autorizzativo del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) – nonché gli avanzamenti del Sa.Co.I. 3, il progetto che prevede l’ammodernamento e il conseguente ripotenziamento dell’attuale interconnessione elettrica sottomarina tra Sardegna, Corsica e Toscana. A questi si sono aggiunti gli interventi per incrementare la sicurezza e l’efficienza della rete elettrica in alta e altissima tensione nelle aree interessate dai Giochi Olimpici e Paralimpici “Milano-Cortina 2026”, gli interventi per accrescere la capacità di scambio fra le diverse zone del mercato elettrico in Sicilia (collegamento ‘Paternò-Pantano-Priolo’), fra la Calabria e la Sicilia (collegamento ‘Bolano-Annunziata’) e le attività realizzative dei collegamenti ‘Colunga-Calenzano’, fra Emilia-Romagna e Toscana, e ‘Cassano-Chiari’, in Lombardia. In aggiunta a tali interventi, prosegue il piano di installazione di apparecchiature quali reattori, compensatori sincroni e resistori stabilizzanti, a beneficio della sicurezza della rete, per complessivi 100,5 milioni di euro investiti nel primo semestre del 2024.

dipendenti del Gruppo, a fine giugno 2024, sono pari a 6.116, in crescita di 189 unità rispetto al 31 dicembre 2023, principalmente per la copertura dei fabbisogni necessari alla realizzazione dello sfidante target di investimenti previsto nel Piano Industriale 2024-2028, oltre che per il rafforzamento delle competenze distintive del Gruppo.

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