Qantas riduce l’indennità di liquidazione per il CEO Alan Joyce

Il consiglio di amministrazione di Qantas ha deciso di applicare una riduzione retroattiva, nota come norma revocatoria o clawback, sulla liquidazione finale del CEO Alan Joyce. Joyce, che ha lasciato l’incarico anticipatamente a maggio dopo aver guidato la compagnia dal 2008, ha visto decurtare 10,5 milioni di dollari australiani dai suoi guadagni finali di 21,4 milioni di dollari per l’anno 2022-23. Questa decisione arriva dopo un anno tumultuoso, contrassegnato da scandali legali e critiche per un servizio clienti deludente.

Durante il suo ultimo anno alla guida di Qantas, la compagnia ha registrato un profitto record di 2,47 miliardi di dollari australiani, ma è stata anche al centro di controversie, tra cui una causa legata alla vendita di biglietti per voli già cancellati, che ha comportato costi significativi: 100 milioni di dollari australiani in penali e altri 20 milioni in risarcimenti.

La riduzione dei guadagni finali di Joyce segue una revisione della governance aziendale che ha evidenziato il “danno considerevole” inflitto alla reputazione di Qantas e alle sue relazioni con clienti, dipendenti e altri stakeholder. Anche altri dirigenti della compagnia hanno visto una riduzione del 33% dei loro compensi, inclusa la nuova CEO Vanessa Hudson, precedentemente direttrice finanziaria.

Il senatore laburista Tony Sheldon, noto per la sua critica alla compagnia come dirigente del sindacato dei trasporti, ha accolto con favore la decisione, affermando che la norma revocatoria è una misura giusta per garantire che Joyce affronti almeno in parte le conseguenze delle difficoltà vissute da dipendenti e clienti durante il suo mandato.

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