L’era Malagò al termine: Tre candidati, incluso Zaia, in corsa per la presidenza del Coni

L’era di Giovanni Malagò al Coni si avvicina alla conclusione e già si profilano i candidati alla sua successione. Luca Zaia, governatore del Veneto, è tra i nomi discussi, ma mantiene un profilo basso: «Lasciatemi terminare il mandato alla Regione Veneto, che scade tra meno di dodici mesi», ha dichiarato a La Repubblica.

Malagò sembra ormai destinato a concludere il suo lungo mandato di dodici anni senza ulteriori proroghe. Una modifica legislativa sarebbe necessaria per prolungare il suo incarico, ma il ministro dello Sport Andrea Abodi ha già espresso contrarietà e molti sono favorevoli alla conclusione naturale del suo mandato.

Nel frattempo, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, tra i promotori della riforma che ha creato la società “Sport e Salute” per gestire i finanziamenti sportivi, ha visto un drastico calo del budget del Coni, passato da 400 milioni a 40 milioni di euro, sufficienti solo per le missioni olimpiche.

La procedura di nomina del nuovo presidente del Coni richiede non solo una scelta governativa, ma anche il consenso delle federazioni sportive. Ogni federazione ha un voto, quindi una transizione armoniosa sarebbe ideale, possibilmente con l’appoggio di Malagò grazie ai suoi solidi legami nel mondo sportivo.

Tra i possibili candidati ci sono Franco Chimenti, presidente della Federgolf e leghista “presentabile”, ma con 85 anni, e Luca Pancalli, presidente del Comitato Paralimpico dal 2005, con una carriera rispettabile e precedenti come assessore allo Sport a Roma. Anche Silvia Salis, attuale vicepresidente del Coni e sostenuta da Meloni per portare una rappresentanza femminile, potrebbe essere una scelta, segnando una novità storica come fu per Meloni stessa a Palazzo Chigi.

Torna in alto