Borsa: I Paperoni 2024 – Chi Sono i Più Ricchi?

Sul podio della ricchezza in borsa italiana, le società quotate a Piazza Affari non figurano tra i primi tre posti. Secondo la consueta graduatoria di Ferragosto di MF-Milano Finanza, i miliardari italiani con le fortune più consistenti hanno tutte partecipazioni principali all’estero.

In testa troviamo gli eredi di Leonardo Del Vecchio, che detengono una quota del 32,5% in Essilorluxottica, società francese, con una ricchezza di 39,4 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 32,5 miliardi dell’anno scorso. Al secondo posto si colloca la coppia Miuccia Prada-Patrizio Bertelli, con una fortuna di 13,9 miliardi, grazie alla loro azienda di moda quotata a Hong Kong. Il terzo posto è occupato dalla dinastia Agnelli-Elkann-Nasi, con una ricchezza di 10,5 miliardi, principalmente derivante dalla partecipazione in Exor, quotata ad Amsterdam.

Il primo nome legato a un’azienda quotata anche in Italia si trova al quarto posto: i fratelli Gianfelice e Paolo Rocca, con una partecipazione di controllo in Tenaris e una ricchezza di 9,2 miliardi di euro. Al quinto posto c’è Piero Ferrari, che beneficia del rally di Ferrari e possiede oltre 8 miliardi. I Benetton guadagnano due posizioni e si piazzano sesti con 5,6 miliardi grazie a partecipazioni in Generali, Mediobanca e Cellnex. Seguono Francesco Gaetano Caltagirone con 5,4 miliardi, Luca Garavoglia di Campari con 5,1 miliardi, Andrea Iervolino di Ilbe e Tatatu con 4,3 miliardi e Franco Stevanato con 4,1 miliardi.

In generale, la ricchezza aggregata dei Paperoni italiani è scesa del 6% su base annua, mentre il Ftse Mib è cresciuto del 9%. I delisting significativi, come quello di Tod’s, hanno influenzato negativamente il dato complessivo.

Il vero Paperone di Piazza Affari resta lo Stato italiano, la cui ricchezza azionaria è aumentata a 64,4 miliardi di euro, nonostante una crescita inferiore a quella del Ftse Mib e le cessioni di quote in Mps ed Eni. Tra gli investitori esteri, BlackRock ha consolidato la sua posizione, superando i 17 miliardi di euro grazie a investimenti nel settore bancario.

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