Sei direttori generali delle ASL pugliesi sono attualmente a rischio licenziamento per aver superato i tetti di spesa farmaceutica previsti dalla legge regionale. Il direttore del Dipartimento Politiche della Salute, Vito Montanaro, ha comunicato formalmente al presidente della Giunta regionale, Michele Emiliano, e al vicepresidente e assessore al Bilancio, Raffaele Piemontese, la violazione di nove strutture su dieci all’interno del servizio sanitario regionale. L’unica eccezione è il Policlinico di Bari, che ha rispettato i limiti di spesa.
Nei confronti dei sei direttori generali delle ASL coinvolti è stata avviata la fase di contraddittorio, come previsto dal decreto legislativo 171/2006. I manager avranno tempo fino al 2 settembre 2024 per presentare le loro controdeduzioni alle contestazioni ricevute.
La procedura di contraddittorio è obbligatoria prima di una possibile decadenza e rispetta quanto richiesto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’aprile 2022. La nota chiedeva rassicurazioni sull’applicazione della normativa nazionale riguardante la decadenza dei direttori. Le risposte dei manager saranno esaminate con attenzione, in attesa di eventuali decisioni finali riguardo il loro futuro.