Il nuovo CEO di Starbucks sotto accusa per l’uso di un aereo aziendale per spostamenti casa-lavoro

Brian Niccol, il neo-nominato CEO di Starbucks, si trova già al centro di una controversia prima ancora di iniziare ufficialmente il suo incarico. La critica è esplosa dopo la notizia che Niccol utilizzerà un jet aziendale per percorrere quasi 1.000 miglia (1.600 km) tra la sua residenza a Newport Beach, California, e la sede centrale di Starbucks a Seattle.

Le critiche sono amplificate dai social media, dove molti utenti evidenziano la contraddizione tra la pubblica posizione dell’azienda sulla sostenibilità ambientale e il privilegio accordato al nuovo CEO. Starbucks, nota per il suo impegno verso le pratiche ecologiche e la responsabilità sociale, si trova ora a fare i conti con la percezione di uno stile di vita altamente inquinante dei suoi vertici aziendali.

Brian Niccol, che ufficialmente inizierà il suo ruolo il 9 settembre, è accusato di aver negoziato condizioni particolarmente favorevoli per sé stesso. La scelta di utilizzare un jet aziendale per i suoi spostamenti tra casa e lavoro sembra contraria ai valori dichiarati dall’azienda, sollevando interrogativi su come verranno gestite le questioni ambientali sotto la sua leadership.

La situazione pone Starbucks di fronte a una sfida di comunicazione e reputazione. L’azienda dovrà affrontare le critiche e chiarire come intende mantenere il proprio impegno verso la sostenibilità, specialmente quando i suoi dirigenti sono al centro di polemiche riguardo al loro impatto ambientale personale.

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