Thierry Breton annuncia le dimissioni da Commissario Europeo

Questa mattina, Thierry Breton, Commissario europeo francese e candidato alla propria successione, ha annunciato le dimissioni tramite una lettera inviata alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. La notizia è stata condivisa su X, ex Twitter, dove Breton ha parlato di “ultimi sviluppi” e di una “governance discutibile”, senza entrare nei dettagli. Questa decisione arriva in un momento critico per la von der Leyen, che sta affrontando difficoltà nel definire la nuova composizione della Commissione.

Negli ultimi cinque anni, i rapporti tra i due politici si sono progressivamente deteriorati. In particolare, in primavera, Breton aveva pubblicamente evidenziato le presunte difficoltà della presidente nel garantirsi il sostegno del suo partito, il Partito Popolare Europeo (PPE), nella corsa alla rielezione alla guida della Commissione europea. Oltre a una evidente incompatibilità personale, le divergenze hanno riguardato anche questioni strategiche di politica.

Nel recente passato, il commissario aveva inoltre criticato pubblicamente Elon Musk, proprietario di X, senza avvertire la presidente. La critica riguardava un’intervista del magnate americano all’ex presidente Donald Trump avvenuta a metà agosto. Un altro motivo di tensione fu la proposta della von der Leyen di nominare l’eurodeputato del PPE Markus Pieper come inviato per le PMI, una decisione contestata da Breton che portò alle dimissioni di Pieper.

Dalla lettera di dimissioni di Breton emerge che la von der Leyen avrebbe chiesto a Parigi di ritirare la sua candidatura. Nella missiva, il politico francese fa riferimento a “motivi personali”, lasciando però intendere che ci fossero in gioco anche le divergenze con la presidente. Il commissario ha sottolineato che la presidente aveva concesso ai governi di confermare il proprio candidato senza dover necessariamente presentare due nomi, uno maschile e uno femminile, come richiesto.

Le dimissioni di Thierry Breton evidenziano ulteriormente le difficoltà che la presidente von der Leyen sta affrontando nella formazione del nuovo collegio dei commissari, soprattutto per la sua decisione di volere una rappresentanza paritaria tra uomini e donne. La presidente è attesa domani, 17 settembre, a Strasburgo, dove presenterà ai capigruppo parlamentari la sua nuova squadra. Tuttavia, non è chiaro se l’incontro verrà confermato, dato il clima di incertezza.

La vicenda potrebbe generare ulteriori tensioni anche in Francia, dove la nomina del nuovo commissario spetta al presidente della Repubblica, ma con le recenti elezioni legislative e la sconfitta del partito presidenziale Renaissance, non si esclude che il governo guidato da Michel Barnier possa influenzare la decisione. Nella Commissione 2019-2024, Breton, 69 anni, ha ricoperto un ruolo cruciale con responsabilità su temi come il mercato interno e l’industria. Nella lettera di dimissioni, ha affermato che la von der Leyen ha promesso un portafoglio “più influente” alla Francia, nel caso di un suo ritiro.

Né l’Eliseo né la Commissione europea hanno commentato ufficialmente la vicenda questa mattina. La von der Leyen spera ancora di far entrare in carica il nuovo collegio il 1° novembre, ma con le numerose incertezze attuali, tale scadenza sembra sempre più difficile da rispettare.

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