Aspesi nomina Alessandro Pescara come Amministratore Delegato

Alessandro Pescara è stato nominato nuovo Amministratore Delegato di Aspesi, in seguito alla decisione del consiglio di amministrazione di Alberto Aspesi & C.. La nomina arriva a riconoscimento della sua vasta esperienza nel settore della moda, dove ha ricoperto ruoli apicali in realtà leader del mercato. La nuova guida si concentrerà sullo sviluppo dei canali business to business e business to consumer, sia in Italia che a livello internazionale, puntando alla crescita e all’espansione del marchio.

La maggioranza di Aspesi è attualmente detenuta da Armònia Sgr, che attraverso il fondo Armonia Italy fund ha rilevato la maggioranza dell’azienda entro la fine del 2026.

Prima di Pescara, dal 2019 al 2022, il ruolo di Amministratore Delegato è stato ricoperto da Simona Clemenza, che successivamente è diventata presidente di Dkny. Fino ad agosto 2024, Clemenza è rimasta attiva in Aspesi come membro non esecutivo del consiglio di amministrazione.

Il marchio Aspesi, fondato nel 1969 da Alberto Aspesi e con sede a Milano, è riconosciuto come uno dei principali attori nel mondo del prêt-à-porter. Attualmente distribuisce le sue collezioni attraverso 28 punti vendita monomarca, una rete di clienti wholesale e il suo sito ecommerce.

Negli ultimi anni, Pescara ha ricoperto il ruolo di Amministratore Delegato in aziende come Vist, specializzata in skiwear di alta gamma, e Borbonese. Francesco Chiappetta, presidente del consiglio di amministrazione di Aspesi, ha espresso soddisfazione per l’arrivo di un profilo così esperto, sottolineando come le capacità di Pescara possano rappresentare un volano per la futura crescita del marchio.

Commentando la sua nomina, Pescara ha dichiarato: “Sono onorato di accettare questo incarico alla guida di uno dei marchi più riconoscibili e unici nel panorama della moda. La forte distintività dei suoi codici e valori sarà il punto di partenza per costruire una nuova storia, fedele al suo passato ma orientata verso la contemporaneità, la contaminazione e la cultura.”

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