Intesa Sanpaolo, nella foto l’a .d. Carlo Messina, uno dei principali gruppi bancari europei, ha rivelato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2024, confermandosi una delle istituzioni più solide e redditizie d’Europa. Con una strategia orientata alla sostenibilità e alla creazione di valore, la banca ha registrato un incremento del 17,1% dell’utile netto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo i 7,2 miliardi di euro. Tale risultato si aggiunge alla previsione di chiudere il 2024 con un utile netto annuo superiore agli 8,5 miliardi, segnale di una gestione efficiente e lungimirante.
Il progresso di Intesa Sanpaolo nel 2024 è chiaro, con un risultato corrente lordo in aumento del 13,4%, a 11,4 miliardi di euro, e un risultato della gestione operativa che cresce del 14,2%. I proventi operativi netti, trainati da un significativo aumento degli interessi netti (+11,5%) e delle commissioni (+7,9%), si sono incrementati dell’8,5% rispetto all’anno scorso. Questi numeri rappresentano una chiara indicazione della capacità di Intesa Sanpaolo di produrre redditività in modo sostenibile, una caratteristica che poche banche possono vantare a livello europeo.
Un altro aspetto di rilievo è l’efficienza operativa del Gruppo, che si attesta su livelli di eccellenza, con un cost/income ratio pari al 39,1%, tra i migliori in Europa. La gestione dei costi si è dimostrata rigorosa: nonostante l’inflazione e la crescente pressione sui costi operativi, Intesa Sanpaolo ha registrato solo un modesto aumento dello 0,8% nelle spese operative.
Sul fronte della qualità del credito, il Gruppo mostra una gestione particolarmente efficace, mantenendo il livello dei crediti deteriorati ai minimi storici. A settembre 2024, l’incidenza di questi crediti è pari all’1,1% al netto delle rettifiche e al 2,2% al lordo. Secondo i parametri europei EBA, tali valori scendono ulteriormente allo 0,9% e all’1,9%, indicatori di una solida qualità degli attivi che mette Intesa Sanpaolo in una posizione di estrema stabilità.
La patrimonializzazione di Intesa Sanpaolo risulta impressionante, con un Common Equity Tier 1 ratio (CET1) del 13,9%, ben al di sopra dei requisiti normativi SREP che richiedono un minimo del 9,37% per il 2024. Inoltre, il gruppo dispone di un elevato livello di liquidità con 285 miliardi di euro di attività liquide e una liquidità prontamente disponibile pari a 209 miliardi. Questi numeri riflettono la capacità di Intesa Sanpaolo di affrontare con agilità qualunque sfida futura, grazie a una base di capitale solida e a un’ampia disponibilità di risorse.
Oltre ai risultati finanziari, Intesa Sanpaolo si è distinta per il contributo all’economia reale e sociale. Nei primi nove mesi del 2024, il gruppo ha erogato 48 miliardi di euro di nuovi crediti a medio-lungo termine, di cui circa 30 miliardi in Italia, destinati principalmente a famiglie e piccole e medie imprese. Questi numeri sottolineano l’impegno della banca verso il sostegno della crescita economica del Paese e la stabilità del tessuto imprenditoriale nazionale.
Intesa Sanpaolo si distingue anche per il suo impegno verso l’inclusione sociale e finanziaria: dal 2014 a oggi ha supportato la rimessa in bonis di oltre 143.000 aziende italiane, contribuendo a preservare oltre 715.000 posti di lavoro. Questi risultati evidenziano una politica aziendale che integra responsabilità sociale e strategie di lungo periodo, a beneficio della collettività.
Intesa Sanpaolo ha dimostrato di essere anche un partner solido per i suoi azionisti. Nei primi nove mesi del 2024, la banca ha maturato dividendi per 5 miliardi di euro, con 3 miliardi in distribuzione come acconto a novembre. A questo si aggiunge il completamento del programma di buyback da 1,7 miliardi di euro a ottobre 2024. La politica di Intesa Sanpaolo si conferma in linea con una visione di lungo periodo che punta a garantire un ritorno economico costante e vantaggioso per gli investitori.
La banca rappresenta un acceleratore della crescita economica italiana e un partner affidabile per famiglie, imprese e istituzioni. Grazie a una visione solida e a una gestione accorta, la banca ha costruito una posizione di eccellenza che le consente di rispondere con fermezza alle sfide e di contribuire positivamente all’economia e alla società. Il percorso di Intesa Sanpaolo è un esempio concreto di come la crescita economica possa essere coniugata con l’impegno sociale e la sostenibilità, valori che rendono questa banca un pilastro di stabilità e innovazione nel panorama europeo.
Per l’a. d. Carlo Messina: “I risultati dei primi nove mesi del 2024 confermano Intesa Sanpaolo leader a livello europeo: il valore di Borsa raggiunto ci colloca nello stesso raggruppamento di BNP Paribas e Santander, banche con una dimensione di bilancio ben superiore alla nostra. Nel 2024 contiamo di conseguire un utile netto superiore a 8,5 miliardi di euro, frutto di significative azioni volte a una ulteriore sostenibilità dei risultati, mentre l’obiettivo di utile netto per l’esercizio 2025 è stato aumentato a circa 9 miliardi di euro, grazie all’elevato potenziale della nostra banca di sviluppare la redditività in via organica. Nei primi nove mesi del 2024 l’utile netto è stato di 7,2 miliardi di euro, di cui 2,4 miliardi nel terzo trimestre. Dei dividendi cash – pari a 5 miliardi – maturati al 30 settembre, circa 3 verranno distribuiti ai nostri azionisti a novembre come interim dividend. Intesa Sanpaolo ha sviluppato un modello unico in Europa per la consolidata leadership delle sue Divisioni al servizio di famiglie e imprese, la significativa componente del Wealth Management, Protection and Advisory, la gestione delle attività internazionali improntata all’efficienza, l’offerta digitale tecnologicamente avanzata, la condizione di Banca “Zero NPL” e un profilo ESG di grande rilievo a livello internazionale. I nostri punti di forza – rappresentati dall’elevata redditività, la sostenibilità dei risultati, la solidità patrimoniale e il basso profilo di rischio – ci permettono di svolgere un ruolo unico in Italia a favore dell’economia reale e sociale. Nei primi nove mesi del 2024 le erogazioni a medio e lungo termine a favore delle famiglie e delle imprese italiane hanno superato i 30 miliardi di euro. Le risorse destinate alle nostre persone che lavorano in Italia superano i 4 miliardi di euro. Al 30 settembre 2024 i dividendi cash già maturati sono pari a 5 miliardi di euro, il 40% di questa cifra è destinato alle famiglie italiane e alle Fondazioni azioniste. Nei primi nove mesi del 2024 le imposte per Intesa Sanpaolo sono pari a 4,6 miliardi di euro, in crescita di 700 milioni rispetto ai primi nove mesi del 2023. Intesa Sanpaolo è un’istituzione al servizio del Paese: realizziamo il principale progetto di coesione sociale, per promuovere una società più equa in modo strutturale e concreto: in aggiunta al miliardo del periodo 2018 – 2021 stiamo realizzando un programma di interventi per 1,5 miliardi di euro entro il 2027 promosso da mille professionisti della Banca; oltre 500 milioni sono già stati impiegati. Al centro delle nostre strategie e delle nostre prospettive di sviluppo ci sono i clienti, la loro fiducia nella solidità della nostra Banca e nella sua leadership, il forte rapporto con i professionisti al loro servizio per il credito e la consulenza. L’ascolto delle loro esigenze è la nostra priorità. Il contesto relativo ai tassi di interesse è in evoluzione, potremo tuttavia affrontarlo con successo grazie alla significativa diversificazione del nostro business model e al risparmio che ci affidano famiglie e imprese che al 30 settembre 2024 ammonta a circa 1.400 miliardi, in crescita di oltre 135 miliardi dal 30 settembre 2023. Siamo i primi nell’Eurozona per crescita dei ricavi e nel rapporto tra commissioni e attività assicurativa rispetto al totale dei ricavi. La nostra forza è rappresentata altresì da circa 17.000 professionisti – che diventeranno 20.000 entro il 2027 – dedicati alla consulenza nel risparmio gestito. Abbiamo identificato 100 miliardi di euro di attività finanziarie dei clienti in grado di dare impulso alla crescita del risparmio gestito. La creazione di un presidio unitario delle attività del wealth management ne favorisce la crescita e la semplificazione operativa delle fabbriche prodotto. La forte attenzione ai costi – a fronte della crescita degli investimenti tecnologici – ci permette di raggiungere il miglior risultato di sempre in termini di cost/income pari al 39,1%. Il flusso ai minimi storici degli NPL porta il costo del rischio annualizzato a 25 punti base, accompagnato da un aumento delle coperture. La robusta generazione di capitale ci rafforza ulteriormente: il CET1 ratio al 30 settembre è pari al 13,9%. Il significativo eccesso di capitale ci pone nelle condizioni di valutare ulteriori significative distribuzioni di risorse agli azionisti. L’innovazione tecnologica è elemento chiave del nostro successo: ci posizioniamo come leader a livello europeo grazie ai 3,5 miliardi di euro di investimenti IT già effettuati e circa 2.250 specialisti IT già assunti. Siamo fortemente impegnati nel contrasto al cambiamento climatico: dal 2021 al 30 settembre 2024 le nuove erogazioni a supporto della Green Economy e della transizione ecologica sono state di quasi 63 miliardi di euro, di queste oltre 11 miliardi dal 2022 a supporto dell’economia circolare, e i nostri approvvigionamenti in Italia da fonti rinnovabili hanno raggiunto il 100%. La qualità professionale delle nostre persone è elemento determinante per raggiungere risultati solidi e sostenibili a favore di tutti gli stakeholder: a loro va il nostro grazie”.