Katia Mariotti è la nuova Condirettore Generale di AMCO

Katia Mariotti assumerà la carica di condirettore generale di AMCO, l’asset management company del MEF, a partire dal prossimo 3 agosto. La manager riporterà direttamente al CEO Andrea Munari. Questa nomina è in linea con il Piano Strategico 2024-2028 “Produciamo Valore”, che prevede un rafforzamento delle strutture a diretto riporto dell’amministratore delegato, supportando le decisioni strategiche e la loro implementazione.

Katia Mariotti vanta un’ampia esperienza nel settore NPE. In passato, è stata responsabile della Direzione NPL del Gruppo Banca Ifis, amministratore delegato di Ifis NPL Investing e di Revalea, e partner di EY con la responsabilità del settore NPE per il Sud Europa. Ha anche lavorato in RBS dal 2005 al 2016, contribuendo all’identificazione e razionalizzazione del portafoglio non-core.

AMCO è una full-service credit management company con un ruolo sistemico nella gestione dei crediti deteriorati nell’interesse pubblico, partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e soggetta alla vigilanza della Banca d’Italia e della Corte dei Conti. La società opera secondo un modello di business proattivo che punta a ottimizzare i livelli di efficienza operativa, favorendo il riequilibrio finanziario di famiglie e imprese.

Nel 2023, le masse in gestione di AMCO sono scese a 34,7 miliardi di euro, di cui il 68% sofferenze e il 32% UTP, in calo del 5% rispetto ai 36,1 miliardi di euro di fine giugno 2023. Il portafoglio contava un totale di 236 mila posizioni, tra cui oltre 100 mila imprese. Il Piano Strategico prevede una riduzione delle masse in gestione a 32,3 miliardi nel 2026 e 28,5 miliardi nel 2028, con un nuovo modello capital light che permetterà di non emettere nuovo debito e liberare capitale.

Nel 2023, AMCO ha gestito con successo diverse posizioni, tra cui Snaidero, Tecnogear, Imprima, Augusta 2, Vulcano Buono, Bagnoli-ex Italsider, GHT-Genova High Tech e Maritalia. Il piano prevede una generazione di utile annua che raggiungerà i 50 milioni di euro al 2026 e salirà a 51 milioni di euro al 2028.

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