Gianfranco De Simone è il nuovo Direttore Generale di Fon.Coop

Gianfranco De Simone è stato nominato a maggio 2024 come nuovo Direttore Generale di Fon.Coop, il Fondo Interprofessionale per la formazione continua costituito dalle principali centrali cooperative, tra cui Legacoop, Confcooperative e Agci, e dai sindacati Cgil, Cisl e Uil. De Simone, economista con una solida formazione accademica e manageriale, succede in un ruolo cruciale per l’evoluzione del fondo.

De Simone, laureato in Economia Politica all’Università La Sapienza di Roma, ha completato ulteriori studi presso l’Università degli Studi di Torino e il Trinity College di Dublino, ottenendo un dottorato al Collegio Carlo Alberto di Torino. Ha dedicato gran parte della sua carriera alla ricerca in ambito educativo e formativo, lavorando per 14 anni presso la Fondazione Agnelli come economista della ricerca e responsabile dell’area ricerche. Nel 2023 ha fondato l’Evaluation Lab presso il Fondo Repubblica Digitale, contribuendo alla valutazione di impatto di programmi di upskilling e reskilling.

Nel suo nuovo ruolo in Fon.Coop, De Simone si concentrerà sulla riorganizzazione della struttura e sul potenziamento delle adesioni, con l’obiettivo di rafforzare il posizionamento strategico del Fondo. Secondo De Simone, il futuro di Fon.Coop dipenderà dalla capacità di sfruttare i dati raccolti da anni di finanziamenti e progetti, utilizzandoli per informare le politiche pubbliche sulla formazione continua e per promuovere modelli di intervento efficaci.

Uno degli obiettivi principali di Fon.Coop per il 2024 è il lancio di nuovi Avvisi, tra cui quelli dedicati a progetti di upskilling e reskilling per le imprese, con una dotazione totale di 12,2 milioni di euro. Inoltre, Fon.Coop sperimenterà per la prima volta un Avviso per voucher formativi, che consentirà alle aziende di accedere a risorse aggiuntive rispetto ai consueti strumenti di finanziamento del Fondo.

Con la nomina di De Simone, Fon.Coop mira a consolidare il suo ruolo non solo come fondo formativo, ma anche come ente capace di influenzare le politiche attive del lavoro in Italia, grazie a un approccio basato sulla valutazione dell’impatto e sull’evidenza.

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